Napoli: Cacciato "dall'Alto" il prete missionario del Loreto Mare ma Gesù Cristo non lo sa. La Curia e l'Asl neanche. Mistero tra i Misteri | OffertaLink
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Accade anche questo nella Sanità di Napoli. Cacciato su due piedi dall'oggi al domani e senza nessuna spiegazione il prete "missionario" del Loreto Mare don Demetrio Podac. Personalità di spicco, Don Demetrio è considerato da tutti, nel nosocomio e fuori, una figura carismatica che possiede il dono dell'accoglienza e dell'ascolto tantè che in un anno dal suo insediamento è divenuto un punto di riferimento per i pazienti e i dipendenti del presidio di via Marina. E così, saputo del suo allontamento, a sua insaputa, pazienti, medici, infermieri, ostetrice, operatori sanitari, amministrativi, guardie giurate, addetti alle pulizie, volontari dell'AVO, addetti alla manutenzione e il Centro aiuti alla vita di Portici, hanno preso carta e penna ed hanno scritto a Sua Eccellenza Vescovo Ausiliario Lucio Lemme esternando il loro rammarico per l'allontanemto del sacerdote che "con le sue continue iniziative" si legge nella nota che porta la firma di oltre 150 anime, "ha fatto prendere consapevolezza a tanti di loro di quanto sia forte il richiamo alla più tenera delle Madri, facendo emergere un risveglio di fede in tante persone". "Siamo sicuri", conclude la nota, "con la fiducia nel cuore che Sua Eccellenza non permetterà che una tale Benedizione ci venga sottratta. Facciamo appello alla Sua infinita sensibilità e al forte riguardo che Lei ha nei confronti di fedeli che perorano una giusta causa e Dio solo sa quanto bisogno c'è in ospedale di sacerdoti come lui". Quello che è paradossale in tutta questa storia è che, interpellata da noi la Curia, ci è stato risposto che il Cardinale non è stato per niente sentito sulla vicenda. L'ASL Napoli 1 ha risposto che loro hanno un protocollo d'intesa con la Curia e non c'entrano con l'allontanamento. E allora chi ha deciso in merito? Voci di corridoio parlano di continue richieste di Don Demetrio alla Direzione Sanitaria per rendere sempre più fruibile la chiesa ai fedeli, uno per tutti la richiesta in estate di aggiustare i condizionatori fuori uso da tempo e l'installazione di una statua sacra nel pronto soccorso che aveva bisogno solo del basamento che gli è stato negato. Ed infine, nei giorni scorsi ci sarebbe stato un vero e proprio affronto nei suoi confronti quando un dirigente sanitario, insieme ad alcune guardie giurate appositamente comandate, ha violato la sua privacy entrando con la forza nelle stanze che, secondo un protocollo d'intesa stilato Curia-ASL, sono di diritto ad uso dei cappellani. Quel che è certo è che don Demetrio, con il suo modo di fare e per aiutare gli altri, ha infastidito più di uno compreso il suo diretto superiore, il responsabile dei cappellani dell'Asl Napoli 1. E così, alla fine, "dall'Alto" è stato cacciato. Fin qui nulla quaestio, siamo in Italia e siamo abituati a questo modo di fare, ma stiamo parlando della Chiesa, di un sacerdote, della fede e dei fedeli e non possiamo non pensare che è una vicenda triste, per non dire squallida. Un noto medico che preferisce restare..

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