L'impegno crescente dei paesi verso una transizione economica sostenibile comporta necessariamente forti investimenti e aumenta l'importanza di tutti quei metalli e i minerali che sono necessari ad alimentare questo processo. Tuttavia, la disponibilità limitata delle risorse utili a questo fine rende di grande importanza strategica la partita riguardante l'approvvigionamento di queste commodities. La Cina nel corso degli anni ha saputo muoversi in anticipo, costruendosi così un vantaggio competitivo. Europa Stati Uniti stanno cercando di recuperare terreno ma ci vorrà del tempo. Intanto emerge
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L'andamento dei metalli nell'ultimo anno e mezzo è stato abbastanza disomogeneo. Sono soltanto due quelli che hanno evidenziato una performance particolarmente brillante, ossia l'oro e il rame. Per entrambi lo scenario dei prossimi mesi potrebbe essere ulteriormente positivo. Nel caso del rame addirittura la situazione potrebbe estendersi anche per diversi trimestri, dal momento che il settore si avvia a vivere una lunga fase di deficit dell'offerta. Scenario che ovviamente agisce in chiave rialzista sul prezzo del metallo rosso.
Le principali borse del vecchio continente hanno archiviato in territorio positivo la prima seduta della settimana. Fa eccezione però Piazza Affari, dove il Ftse Mib è stato penalizzato dallo stacco delle cedole di otto big: Mediolanum, BPM, Campari, Ferrari, Iveco Group, Prysmian, Stellantis e UniCredit. Alla fine il listino milanese chiude in calo delo 0,58%. Positivi il Dax tedesco (+0,7%), il Cac40 francese (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+1,5%).
Il fenomeno dei raggiri su internet continua ad essere molto diffuso e continua a mietere sempre più vittime nel nostro paese . Gli schemi con cui vengono perpetrati questi crimini si aggiornano costantemente . Di recente si sta diffondendo sempre di più la pratica di sfruttare il nome o il volto di personaggi famosi (che ovviamente sono ignari di tutto) per prospettare investimenti allettanti e molto remunerativi. La Consob Per questo ha lanciato un nuovo allarme, che mira a mettere in guardia gli investitori sui potenziali rischi che si corrono dando retta a certe forme aggressive di pubblicità
Il valzer del prezxo di Bitcoin sta continuando. Dopo aver raggiunto i massimi record oltre i 70mila dollari, la crypto più famosa ha avuto un andamento a yo-yo, facendo avanti e indietro tra i 60 mila e i 70 mila. Il tutto mentre si avvicina l'attesissimo halving, ossia la procedura di dimezzamento della ricompensa del mining. A pesare sul recente andamento di BTC sono le tensioni geopolitiche che hanno ridotto l'appetito al rischio.
Anche questa nuova settimana è cominciata in modo opaco per lo Yen giapponese. La valuta nipponica infatti è scivolata su nuovi minimi di 34 anni rispetto al dollaro americano, continuando un percorso di indebolimento che va avanti da diverso tempo. A pesare sull'andamento dello Yen è soprattutto la divergenza di politica monetaria tra la Bank of Japan (che resta accomodante) e la Federal Reserve americana (che potrebbe tagliare i tassi solo a settembre).
L'ultima consultazione elettorale che si è svolta in Turchia verso la fine di marzo ha sancito una clamorosa sconfitta per Erdogan e il partito di governo. Ha perso città importanti come Istanbul ed Ankara, ma soprattutto ha visto crescere il dissenso nei confronti delle sue ricette politiche ed economiche. La popolazione è stremata dalla corsa dell'inflazione e dalla svalutazione terribile che la lira turca ha subito negli ultimi due anni. Nonostante il paese evidenzi una crescita economica, gran parte della popolazione si trova in enormi difficoltà e per questo ha punito il principale responsabile
La giornata delle borse europee si è chiusa con un bilancio poco movimentato, perché gli investitori aspettano la riunione BCE in programma giovedì. Milano ha guadagnato lo 0,27% sull'indice FTSE MIB, mentre rialzi contenuti sono stati registrati a Francoforte e Londra. Debole Parigi, mentre Amsterdam è quella che ha performato meglio di tutti. Sul listino milanese si sono messe in evidenza in particolar modo le banche.
L'andamento delle vendite è andato in retromarcia, e contrariamente a quello che ci si aspettava, il mercato dei diamanti ancora non è riuscito a riprendersi del tutto dalla pandemia. Dopo il rimbalzo avvenuto a inizio anno scorso, il settore è tornato ad avere forti difficoltà. Una manifestazione evidente di questi problemi è il crollo in borsa del maggiore venditore al mondo, Signet Jewelers, dopo l'annuncio che le prospettive per quest'anno saranno negative. La prospettiva di una ripresa si lega soprattutto alla crescita dell'economia cinese, che è il mercato più importante per il settore dei
Nonostante i segnali di raffreddamento dell'inflazione, le banche centrali stanno continuando ad avere un approccio molto cauto, evitando di ridurre i tassi di interesse. Nel frattempo i mercati finanziari sembra non aspettino altro, e vorrebbero dei passi più coraggiosi da parte delle banche centrali. Tuttavia l'inflazione non è ancora sconfitta, ed anzi ci sono situazioni che fanno pensare che i problemi continueranno anche per buona parte del 2024. Un caso eclatante ad esempio è quello dello zucchero, che a causa di un calo della produzione continuerà a vivere una fase di pressione rialzista