Gli Zoo d'Italia oggi allo stremo, fortemente danneggiati dal COVID-19; da Zoom di Torino ad acquario di Genova ad arrivare al Bioparco di Roma, ora tutti sono costretti a tenere le porte chiuse proprio mentre inizia la stagione; come tutti sottoposti ad una legge rigida, queste le parole del direttore scientifico del Parco Natura Viva di Verona, il biologo Cesare Avesani:

“Svolgiamo un’attività per il pubblico riconosciuta dalle tutte le autorità e prevista dalla nostra legislatura. Rispondiamo ad una licenza che ci viene concessa solo se i requisiti di attività di conservazione, ricerca scientifica, educazione e formazione vengono messi in atto”.

Requisiti verificati ogni anno dalle ispezioni del ministero. E soprattutto, zoo e acquari d’Italia oltre alla didattica e alla formazione di biologi, zoologi e medici veterinari specialisti del settore, accolgono animali sotto sequestro e lavorano per la conservazione di specie a rischio, sottolinea Gloria Svampa, la presidentessa onoraria dell’Uiza, unione italiana zoo e acquari che raccoglie quasi una ventina di realtà: “Nel caso italiano, i nostri zoo sono al 99% imprese private che danno un grandissimo contributo pubblico, perché contribuiscono all’educazione verso l' ambiente e collaborando con le famiglie e la società, ma perché finanziano ricerche e (...)

https://www.veterinarialibera.org/t1745-covid-19-negli-zoo