Nuova manovra accomodante da parte della banca centrale del Brasile, che ha ridotto il tasso di interesse di riferimento di 50 punti base, portandolo all'11,75%. L'istituto centrale ha inoltre avvertito che nelle prossime riunioni continuerà a ridurre gradualmente il costo del denaro, muovendosi di pari passo con la discesa dell'inflazione. Intanto il rendimento dei titoli di Stato brasiliani a 10 anni è sceso sotto il 10,8%, avvicinandosi al livello più basso da agosto.

Giornata di grandi guadagni per l'euro, mentre gli investitori hanno digerito le decisioni politiche sia della BCE che della FED. La banca centrale del blocco ha mantenuto i tassi di interesse stabili, ma ha indicato la fine anticipata del suo ultimo programma di acquisto di obbligazioni rimanente, con l’obiettivo di affrontare l’elevata inflazione. Dall'altro lato spicca l'atteggiamento accomodante della Fed, dopo l'annuncio da parte della banca centrale americana di un tasso di tagli più rapido di quanto precedentemente indicato a settembre.

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I mercati azionari europei hanno chiuso la seduta di mercoledì sulla parità, in attesa dell'esito della riunione della FED che c'è stata a mercati chiusi. A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile, chiudendo la giornata su 30.296 punti. Poco mosse anche le altre piazze del vecchio continente. Si muove invece in forte rialzo Wall Street. Chi s'è mosso parecchio è il dollaro, che scivola pesantemente dopo la riunione della FED.

L’ultimo report riguardante l'economia britannica ha evidenziato che si è inaspettatamente contratta nel mese di ottobre, rafforzando le aspettative che la Banca d’Inghilterra dovrà iniziare a tagliare i tassi di interesse il prossimo anno. Per questo motivo la sterlina ha perso quota sul mercato valutario. Il cambio GBPUSD è sceso infatti sotto 1,25 dollari, segnando il suo punto più basso dal 23 novembre.

Si è da poco insediato il nuovo presidente argentino Milei, l’anarco-capitalista che punta sulla dollarizzazione dell'economia argentina (e il distacco dal Mercosur) per portarla fuori da una crisi decennale. La cerimonia di insediamento è stata turbolenta, ma lo sarà anche il percorso che aspetta Milei. Intanto il mercato scommette su una imminente svalutazione del peso argentino nei prossimi giorni rispetto al biglietto verde statunitense.

Anche se il contesto globale continua ad essere caratterizzato da fattori di rischio (geopolitici ed economici), i paesi emergenti sembrano invece poter guardare al futuro con un pizzico di ottimismo in più. Anzi in alcuni casi si potrebbe assistere a un vero e proprio boom economico (ma ovviamente il contesto non è omogeneo per tutti i paesi). Questo si evince partendo soprattutto dalle poche certezze che riguardano queste aree dell'economia globale.

Il superamento della soglia dei 40.000 dollari per Bitcoin significa la ciliegina sulla torta di un anno che complessivamente sta dando grandissimi frutti. Al momento il bilancio complessivo dice che la regina delle criptovalute ha guadagnato oltre il 150% rispetto al prezzo dell'inizio di gennaio. Abbiamo provato a identificare quali sono i driver del mercato che stanno spingendo verso l'alto Il prezzo non solo del Bitcoin ma dell'intero settore.

Dal 01/01/2024 chi opera nel regime dei minimi, o forfettario, sarà obbligato ad emettere fattura elettronica, indipendentemente dai ricavi. Si consiglia ai forfettari interessati da questa novità di iniziare già ad organizzarsi per tempo alla novità.

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