Soprattutto negli ultimi mesi, si è chiacchierato molto della finanza sostenibile e dei fattori ESG. Di sicuro è vero che l'attenzione del mondo finanziario verso gli asset che dimostrano di avere a cuore tematiche sociali e ambientali è molto cresciuta, ma questo non significa che gli investimenti non-ESG stiano declinando. E infatti una indagine recente dimostra che gli investimenti nel carbone sono ancora molto elevati. La metà viene fatta da società operanti negli States, ma anche l'Asia si dà da fare.

La protezione delle piattaforme di posta elettronica da malware e attacchi informatici sta rapidamente diventando la battaglia più importante nella lotta per la sicurezza informatica. Mentre gli hacker e i loro nuovi e distruttivi malware, ransomware e attacchi di ingegneria sociale si evolvono di secondo in secondo, la necessità di proteggere il gateway di posta […]

Stormshield, produttore europeo di riferimento per la cybersecurity di infrastrutture critiche, dati sensibili e ambienti OT e Future Time, azienda romana con esperienza ventennale nella distribuzione di soluzioni per la sicurezza informatica, annunciano oggi di aver siglato un accordo per la distribuzione dei prodotti Stormshield sul mercato italiano. L’accordo riguarda la commercializzazione da parte di Future Time dell’intero portafoglio delle soluzioni del vendor francese parte del colosso aerospaziale Airbus, ovvero tre famiglie di prodotti frutto di oltre vent’anni di ricerca e sviluppo,

Sky ha un nuovo listino e un nuovo tipo di abbonamento:Sky Open non ha vincoli di durata, resti abbonato quanto vuoi senza penali di disdetta.

blog MEGLIOSKY.IT Sky risponde ai contratti senza vincoli dei servizi streaming rimodulando i suoi pacchetti e creando due tipi diversi di contratto:
Sky Open: prezzi più alti ma senza vincoli di durata
Sky Smart: più conveniente ma vincolato 18 mesi

Sky nel cambio dei listini in vigore dal 04 febbraio ha creato i pacchetti open, senza vincoli di durata e penali di disdetta.

Il nuovo pacchetto base Sky TV, ha un prezzo di 14,90 euro/mese con il

L'economia sta cambiando volti sotto tanti punti di vista, a causa dell'emergenza Covid. Un esempio eclatante arriva dalla Cina, che ha modificato soprattutto il suo rapporto con le imprese nazionali. A prescindere dal settore merceologico di appartenenza, nel paese del Dragone si sta infatti assistendo ad un orientamento sempre maggiore dei clienti verso i marchi locali. E questi ultimi ovviamente stanno guadagnando quote di mercato rispetto ai produttori globali.

Da diversi anni c'è un trend importante sul mercato azionari, che porta la borsa americana a sovraperformare il resto del mondo. Questa tendenza si è manifestata in modo molto evidente durante l'ultimo anno, quello del Covid. Infatti l'azionario USA ha chiuso con un bilancio che è stato del 21,4% più elevato rispetto al resto del mondo. Tuttavia, se prendiamo in esame gli ultimi 4 mesi, qualcosa si è inceppato perché il rendimento della borsa americana si è appiattito su quello delle borse non-Ue.

Dopo una buona fetta di febbraio che è stata molto positiva, nell'ultimo scorso del mese passato il petrolio ha cominciato ad avere qualche battuta di arresto. Adesso i mercati sono concentrati sulle decisioni che verranno prese dal meeting OPEC+ che si svolgerà in questa settimana. Da una parte l'Arabia vorrebbe confermare il piano di tagli in corso, dall'altra invece c'è la Russia che spinge per alzare i limiti e beneficiare così dei recenti aumenti di prezzo dell'oro nero.

E' decisamente cambiato l'umore degli investitori nell'ultimo periodo. Non è cosa infrequente, anzi il mondo dei mercati spesso passa da momenti di euforia a quelli di forti timori. Sta succedendo lo stesso in questi giorni, e il motivo è il timore che possa accendersi all'improvviso l'inflazione. Una spia in tal senso è data dall'aumento del rendimento dei titoli di stato, che ha finito per mettere apprensione ai mercati, che hanno voltato le spalle al settore azionario.

Lo scorso anno, caratterizzato dalla pesantissima crisi innescata dalla pandemia, è stato molto positivo per il comparto obbligazionario. Tuttavia a dispetto di quello che prevedevano molti analisti, il 2021 è cominciato in modo totalmente opposto. Infatti in questo primo spicchio dell'anno, il bilancio è il peggiore che si sia mai registrato dal 2015. Il fatto è che l'avvio delle campagne di vaccinazione ha stimolato il clima di fiducia sui mercati, e quindi c'è stato un cambio di prospettiva specie riguardo alla inflazione.

Nelle ultime settimane, all'orizzonte è comparso un problema che sta mettendo un freno all'attività degli investitori. Parliamo dell'inflazione. Esiste la concreta possibilità che essa proceda in forte aumento di pari passo con la ripresa economica. Negli USA, ad esempio, c'è chi ritiene che entro fine anno potrebbero schizzare fino al 4%. Questo ovviamente creerebbe un surriscaldamento, finendo per incidere anche sulle politiche monetaria che al momento devono sostenere la ripresa.