La migliore soluzione per i commenti con wordpress

Ho deciso di togliere i commenti di facebook da ogni blog wordpress che gestisco. Li avevo inseriti, un po’ come tutti, sull’onda di “il Social porta utenti, facciamo commentare con i Social” in tutti i miei blog. Adesso è l’ora di rivedere la situazione e per vari motivi ho deciso di rimuovere la possibilità di commentare con il form di facebook od altri social network. I motivi per cui ho preso questa decisione sono diversi: poco controllo sui commenti lasciati, testo dei commenti che non crea contenuto SEO, commenti che vengono registrati in sistemi diversi da WordPress e che vanno persi in caso di abbandono del sistema, poco reale apporto di nuovi utenti rispetto al dichiarato.

leggi questo articolo

Il contenuto per essere trovato, il servizio per essere cercato

“Non bisogna scrivere per i motori di ricerca, ma per gli utenti”  Questo è un mantra ripetuto e che alla fine forse abbiamo assimilato . D’accordo piazzare le keys nel titolo e nella prima parte dell’articolo, ma non bisogna mai scordarci che noi scriviamo per essere letti dagli utenti del nostro sito web e non dai motori di ricerca . Certo però che se ci dimentichiamo di google e gli altri, non avremo molti lettori verso cui rivolgersi . E’ un circolo vizioso . Un esercizio di equilibrio . Ma siamo sicuri poi che gli utenti vengono da noi per leggere pappardelle di almeno 500 parole, come indicano gli ultimi consigli per la SEO ? E’ davvero interessante ciò che scriviamo ?

leggi questo articolo

Da Word a HTML, pulire il testo per pubblicarlo online

Ogni volta che mi viene inviato un guest post da pubblicare su uno dei miei siti, mi viene inviato in formato Microsoft Word . Io non uso la suite Microsoft, ma la suite gratuita di Openoffice, ma questo non è un problema. Openoffice è perfettamente in grado di aprire i documenti Microsoft, così come le altre suite gratuite o anche google documenti . Leggere il testo inviato non è un problema . Il problema è che i testi redatti con Microsoft Word hanno il loro codice nascosto composto da vari tag meta e formattazione del testo . Se copio ed incollo il testo word sull’editor del CMS che utilizzo e su wordpress in particolare, avrò un testo sporcato dalle definizioni di word, di cui l’elemento più evidente è l’impostazione del carattere scelto da chi mi ha inviato il testo e diverso dal font utilizzato sul sito .

leggi questo articolo

Come trovare gli errori ortografici nei vostri articoli

Un sito web con i testi pieni di errori ortografici è brutto . Dovrebbe bastare questo ad indurvi a scrivere con più attenzione ed a rileggere attentamente i vostri testi prima di pubblicarli . Sembra un’ovvietà, ma internet è piena di errori grammaticali .  Non che chi scrive è ignorante e non conosce la lingua italiana, ma più semplicemente quando si scrive con passione lo si fa velocemente, digitando una frase e pensando già a quella dopo . E la voglia di pubblicare induce ad una rilettura frettolosa . A google non piacciono i testi mal scritti, con errori ortografici.  Non so quanto siano penalizzati, ma una parola scritta male è una parola che non viene riconosciuta, che non può correttamente essere indicizzata . Google invita sempre a scrivere bene .  Anche quando facciamo una ricerca, già nel campo di inserimento gli errori ci vengono sottolineati in rosso . Se procediamo comunque con la ricerca, google non cerca la parola errata, ma quella che pensa sia la parola corretta (Risultati relativi a  XXXX, cerca invece XXYX). Con la ricerca semantica Google ha iniziato a interpretare il significato delle parole presenti in un testo, a cercare sinonimi, contrari, relazioni e connessioni. Se una parola non viene riconosciuta, Google non sarà contento. Anche gli utenti del vostro sito generalmente attribuiranno scarsa considerazione ai contenuti se gli errori sono in numero eccessivo. In sostanza più che una penalità diretta da parte di Google potreste ottenere una penalità indiretta da parte dei vostri utenti a causa dei frequenti “rimbalzi” cioè alla velocità con cui i visitatori abbandonano il vostro sito. Un sito scritto male non ottiene link spontanei e non viene condiviso dagli utenti. E addio ricerca dei backlinks. Un utente sarebbe poco propenso a condividere un post con errori, a meno che il testo non abbia contenuti unici, l’utente andrà a cercare un altro articolo sullo stesso argomento da condividere. Bastano un paio di parole scritte male per dare l’impressione che quell’articolo sia stato scritto con poca attenzione e far scendere la reputazione dell’autore . Come pubblicare testi senza errori Rileggere sempre il testo prima di pubblicarlo. E poi rileggerlo dopo pubblicato Far

leggi questo articolo

Cosa succede se non scrivo più sul blog

Cosa succede ad un blog se non viene più aggiornato ? Posso dare una risposta esauriente a questa domanda, visto che per impegni personali molto pressanti ho dovuto lasciare da parte l’aggiornamento dei miei blog. Da fine dicembre non aggiorno più regolarmente una ventina di blog, salvo 3/4 articoli in totale pubblicati velocemente . Mi sembra quindi di poter fare un’analisi generale su questa situazione, dati alla mano su una buona varietà di siti internet non aggiornati da più di tre mesi . Come c’era da aspettarsi ho avuto un calo delle visite, ma non in modo netto e regolare su tutti i siti .

leggi questo articolo

Perchè ho pochi commenti sul mio blog ?

Ultimamente mi domando come mai ho pochi commenti sul mio blog . Non su offertalink.it, dove i pochi commenti sono il risultato di poche visite e quindi prima di tutto, se mi interessasse, dovrei lavorare ad aumentare gli utenti unici giornalieri . Mi infastidisce invece avere pochi commenti su altri blog che contano centinaia di visite al giorno . Mi piacerebbe avere più commenti, molti dei miei blog sono costruiti proprio per avere un dialogo, non per insegnare o divulgare, ma per conoscere e condividere con gli altri. Poi dal punto di vista più pratico i commenti denotano la vitalità del blog, la sua reputazione ed importanza là fuori, e nel caso anche i risultati in termini di guadagni pubblicitari, perchè un blog molto commentato è anche molto visitato . Perciò, perchè ho pochi commenti sul mio blog ?

leggi questo articolo

Combatti il commento “Ho risolto”

I commenti per i blog sono molto importanti: – portano contenuto – fanno apparire il blog vivo ai nuovi visitatori – offrono spunto per nuovi articoli – fidelizzano i visitatori Perciò si deve sempre curare i commenti e favorirli – adottando un campo per i commenti facile da utilizzare e ben visibile – accettando commenti senza registrazione (sia lodato Akismet) o con il login dei social network (facebook principalmente) – rispondendo prontamente ed esaurientemente ai commenti – chiedendo esplicitamente di scrivere le proprie idee in proposito all’articolo (call to action) A parte tutte le ragioni SEO comunque quando gestisci un blog e qualcuno commenta “grazie, ho risolto” è una grande soddisfazione . Sempre che prima di quella frase ci sia un tuo commento di spiegazione e l’utente sia riuscito a risolvere il suo problema grazie ai tuoi consigli. Quando invece un utente scrive ” Ho il seguente problema …” e subito dopo commenta di nuovo “Grazie, ho risolto”, è un grande fallimento. Prima di tutto perchè l’utente che si era rivolto a noi, ha poi evidentemente trovato la soluzione su qualche altro sito. Certo, si è premunito di dirci che ha risolto in modo da evitare che noi si faccia ulteriori ricerche perdendo tempo, ma non ci ha detto come ha risolto. Questo tronca l’evolversi della discussione, non aggiunge contenuto, non fidelizza l’utente sul nostro blog e non è di nessun aiuto per gli altri utenti. Un utente così è antipatico a tutti i blogger, sappiatelo voi che risolvete da soli i vostri problemi. Certo non è vietato darsi da fare e trovare la soluzione, ma in questo caso si dovrebbe commentare “Grazie, ho risolto così ….” e spiegare qual è la soluzione. Se l’utente non lo fa sta a noi blogger: 1 – sollecitarlo a spiegarci la soluzione che ha trovato 2 – specialmente se non risponde proporre comunque la nostra soluzione, in modo da riavviare la discussione Stimolare il commento, invitare a condividere la conoscenza, dialogare. Un blog è tutto questo ma non solo a carico del blogger, ma anche dei suoi lettori.

leggi questo articolo

Panda si aggiorna ancora sul contenuto, ma google guarda ancora ai links

Pierre Far è Webmaster Trends Analyst per Google UK , Pierre ha le credenziali giuste per dirci cosa sta combinando Google e nel suo profilo Google+ ci ha informato che c’è un nuovo aggiornamento di google panda già in funzione e la prossima settimana si vedranno gli effetti. All’inizio di questa settimana , abbiamo iniziato una lenta implementazione di un algoritmo Panda migliore e ci aspettiamo di concludere il tutto la prossima settimana . Sulla base dei feedback di utenti ( e webmaster ! ) siamo stati in grado di scoprire un paio di segnali per aiutare Panda ad identificare più precisamente contenuti di bassa qualità . Ciò si traduce in una maggior Page Rank per una  varietà di siti di piccole e medie imprese con contenuto di qualità . A seconda della localizzazione (di google) tra il 3 e 5 % delle query sono interessate dall’algoritmo. Quindi Google indirizza ancora i suoi sforzi per individuare contenuto di buona qualità, quello che può essere utile agli utenti, o meglio per individuare quello di bassa ed infima qualità, che vorrebbe non trovare in rete  e perfeziona il suo algoritmo Panda dedicato a queste ricerche . Anche se Panda è un elemento molto importante dell’algoritmo segreto con cui google determina chi sta in cima e chi in basso nel risultato di ricerca, non è l’unico elemento. Fare contenuto di qualità è importantissimo, e google ormai riesce a distinguere molto chiaramente da ciò che è buono da ciò che non lo è, ma finora non mi pare che esistano siti bannati dal motore di ricerca per la qualità del loro contenuto. Spinti in basso nella Serp si, ma eliminati da questa no. Invece google sempre più spesso interviene, anche con penalizzazioni manuali, se i link nel sito non gli piacciono, anche se il contenuto è di alta qualità. Il cuore del funzionamento di Google e del suo Page Rank sono ancora i backlink e lo resteranno per sempre. Fare del contenuto di qualità serve, anche per affiliare i nostri lettori, convincerli ad iscriversi ai feed ed alle newsletter, ma un solo link sbagliato può azzerarvi il Page Rank, con il solo aiuto di una email di google che vi

leggi questo articolo

Anche il sito statico cresce pubblicando articoli

In merito al progetto di crescita delle visite del sito casettasantina.it il primo passo è stato aggiungere contenuto attraverso una sezione news. Essendo un sito statico che pubblicizza l’affitto turistico di un appartamento per vacanze ad Orbetello, informazioni pratiche e fotografie, il contenuto aggiuntivo non può essere strettamente legato all’attività. Ciò che è stato scritto è tutto ciò che poteva essere scritto. Il nuovo contenuto perciò è stato scelto per attinenza e per le possibilità reali di scrivere periodicamente qualcosa di nuovo. Quindi la nuova sezione news riguarda gli eventi di interesse turistico della zona: sagre, manifestazioni, spettacoli, ingressi a musei e visita dei luoghi limitrofi . Non si è voluto snaturare l’impostazione statica esistente, perciò le news non appaiono in home page, ma in una sezione dedicata, con un semplice link di richiamo nel menù del footer. Le sidebar laterali della sezione news continuano a descrivere l’attività, così da render chiaro al lettore che non si trova su un blog o sito di informazione ed a veicolarlo, se ha interesse, alle informazioni dell’appartamento in affitto. Le news però entrano nella serp di google e sono richiamate dai social news italiani oltre che dal profilo personale del proprietario su facebook, twitter e google+ . Prossimamente si provvederà a creare delle pagine dedicate su questi social networks. Tutte le news riportano la fonte in dofollow, solitamente siti molto legati al territorio e di buona reputazione. Con questo lavoro si da maggiore autorevolezza al sito, per il legame con le fonti, e si aumenta l’importanza di alcune parole chiave fondamentali per il sito, legate alla zona ed all’attività. Nello specifico Orbetello, Monte Argentario, vacanza, affitto, eventi, informazioni . Keyword che probabilmente l’utente cerca su google se è interessato a cercare un affitto turistico. Sin dalle prime pubblicazioni delle news si è notato un aumento consistente delle visite al sito. Purtroppo le maggiori visite non corrispondono ad un maggior numero di contatti per informazioni e prenotazioni, scopo unico del sito, non ospitando pubblicità da cliccare. Gli utenti che vengono per leggere la curiosità di una notizia non sono gli stessi che effettivamente cercano una casa in affitto. Per questo è importante crescere nella

leggi questo articolo

Gli errori più comuni nella redazione di guest post

I post sponsorizzati sono attualmente il modo migliore per crescere nella serp di google e vedere il proprio sito commerciale premiato dai motori di ricerca . Pertanto si è molto sviluppato il mercato per cui viene chiesto, dietro compenso, di pubblicare articoli che contengano informazioni su un determinato settore con link diretto al sito sponsor . Purtroppo chi chiede la pubblicazione del post magari è espertissimo nel suo settore, ma lo è meno nel settore SEO ed ha convinzioni errate sulla corretta pubblicazione di questo tipo di articoli ed è difficile fargli cambiare idea . Vediamo gli errori più comuni e la redazione corretta di un guest post. Argomento Ne abbiamo parlato più volte, ma vale la pena spenderci ancora due parole. L’argomento dell’articolo deve avere attinenza con il blog ospitante, non deve essere un corpo estraneo. E tra il sito ospitante ed il sito di destinazione ci deve essere un minimo di affinità. Purtroppo ancora molti cercano di piazzare link ovunque e gli editori accettano qualsiasi tipo di argomento, pur di pubblicare, tralasciando che essi stessi saranno penalizzati da google Aspetto Ogni sito, ogni blog ha una sua personalità, un certo modo di scrivere gli articoli, posizionamento delle immagini, uno o più modelli predefiniti per gli articoli. Anche l’articolo ospitato deve rispettare la linea del blog. Se i video sono sempre in fondo all’articolo, perchè chiedere di metterlo in cima ? Segnalazione articolo sponsorizzato Gli articoli pubblicati a pagamento dovrebbero essere sempre contraddistinti pubblicamente. E’ google che lo chiede. E’ l’onesta verso i propri lettori che lo richiede. Una piccola etichetta in fondo all’articolo che ne individua la natura è più che sufficiente. Se l’articolo rispetta le caratteristiche di affinità di cui abbiamo appena parlato, non ci sono problemi per il passaggio di PageRank. Ed i nostri lettori apprezzeranno un articolo intellettualmente onesto ed andranno a visitare comunque il sito sponsor . Purtroppo l’avversione verso l’indicazione che si tratta di un articolo sponsorizzato è altissima. Link esterni ed interni Chi sponsorizza ritiene quasi di sua proprietà l’articolo pubblicato e pretende che l’articolo contenga esclusivamente il link al suo sito. Questa cosa è molto sbagliata dal punto di vista SEO

leggi questo articolo