Come fare una valutazione del tuo sito web: strumenti, metriche e indicatori

Hai un sito web e vuoi sapere se sta funzionando bene? Vuoi scoprire quali sono i punti di forza e di debolezza del tuo spazio online? Vuoi migliorare le tue performance e raggiungere i tuoi obiettivi? Allora devi fare una valutazione del tuo sito web. La valutazione del sito web è un processo che consiste nell’analizzare vari aspetti del tuo sito, come la visibilità, la sicurezza, la velocità, l’usabilità, il contenuto e le conversioni. Lo scopo è di capire il valore del tuo sito, il suo impatto sui tuoi utenti e sui motori di ricerca, e le eventuali aree di miglioramento. Per fare una valutazione del tuo sito web puoi usare diversi strumenti, metriche e indicatori che ti aiutano a misurare e monitorare le tue prestazioni. In questo articolo ti spiegheremo quali sono i principali e come usarli.

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Google PageRank, si muove ma non puoi più vederlo

Per quanto riguarda i dati pubblici del PageRank dei siti in google sono tutti piuttosto concordi . Su twitter c’è stato questo scambio di battute: Niels chiede ci sarà un aggiornamento del PR prima della fine del 2014 ? Ricordo che l’ultimo aggiornamento dei dati del PageRank c’è stato a dicembre 2013, ed anche in quel caso è venuto un po’ all’improvviso. Cutts risponde : sarei sorpreso se accadesse . Quindi non è previsto un aggiornamento dei dati PR a breve . Questo può dare una prima risposta a quanti si stanno affannando per far crescere il PR e non vedono il risultato del loro lavoro. Semplicemente non possono vederlo da una Toolbar che mostra il Pagerank, visto che i dati pubblici non vengono aggiornati da quasi un anno (a meno di penalizzazioni di Google, per cui si può vedere come il PR scenda a zero immediatamente). Il PR non è in tempo reale, non è neanche a tempo programmato, semplicemente ogni tanto veniva aggiornato per pura cortesia nei confronti di chi si occupa di SEO. Un’altra conferma l’abbiamo da Johm Mueller che in un video di più di un’ora ad un certo punto afferma: “There are a few things where we do take action that you might not see directly. Toolbar PageRank is something that we have not updated for about a year now, and we’re probably not going to be updating it going forward” Più o meno: “Ci sono un paio di cose in cui noi prendiamo atto che non si possono vedere direttamente. PageRank Toolbar è qualcosa che non abbiamo aggiornato per circa un anno, e probabilmente non lo aggiorneremo più avanti .” ATTENZIONE: non è che non viene aggiornato il PageRank, ma solo la pubblicazione dei dati del PageRank. In pratica il PR c’è ma resta un segreto di Google che non ha più intenzione di divulgarlo. Anche perchè finora ci si è fidati troppo di questa valutazione per i siti, aumentandone l’importanza oltre a quella reale. Ci sono dei parametri migliori per valutare la bontà di un sito. Anche se non serve a scoprire gli algoritmi con cui Google decide chi è più importante e chi meno, il

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Non accettare link dagli sconosciuti

Nonostante gli ultimi aggiornamenti dell’algoritmo di google non solo rendono inutile, ma addirittura sconsigliano la presenza di link non contestuali all’argomento, ancora molti webmaster tentano di scalare la serp acquistando links ovunque, senza altro parametro che non il pagerank del sito ospitante. Soldi che potrebbero essere investiti meglio per far crescere il proprio sito, ma si è portati a pensare che la cosa riguardi solo chi acquista links e non chi vende. Infatti chi ha un sito e vende links al primo richiedente pensa: se vuol buttare i soldi sono fatti suoi, io intanto guadagno. Un ragionamento del genere può portare un guadagno immediato, ma porterà il sito alla penalizzazione nella serp, a scapito dei guadagni futuri, sia di vendita dei links e guest post, sia dai normali canali pubblicitari come google adsense. Infatti la reputazione del proprio sito tra i motori di ricerca non dipende solo dai backlink, cioè dal link che si riceve dagli altri, ma anche dai link in uscita dal nostro sito. Per essere primi nella serp i nostri link dovrebbero essere tutti verso siti autorevoli o versi siti che abbiano attinenza con i nostri argomenti. Se possiedo un sito di motori e vendo link che puntano ad un sito sulle allergie, google vede subito che non c’è attinenza e basta il sospetto che sia un link non naturale, derivante da una compravendita, per penalizzare il nostro sito. Allo stesso modo sono penalizzanti i link nelle sidebar visibili in tutte le pagine del sito, una ridondanza di url deprecata dai motori di ricerca, ma spesso richiesta da chi non ha approfondito il discorso SEO. Un altro errore che commette chi pratica queste vendite, non avendo nessuna selezione dei propri clienti, è quello di vendere molti links che non hanno nessuna attinenza sia con il sito di partenza che tra di loro. La presenza di numerosi links chiaramente non naturali infatti scoraggerà chi vuole fare un corretto uso del blog marketing, visto che il sito non avrebbe una sana reputazione web. Un comportamento del genere porterà ben presto il nostro sito ad essere inaccettabile da chi fa SEO seriamente, svilendo il valore dei nostri links agli occhi

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Perchè guardare il pagerank è sbagliato

Semplificando molto, il pagerank di google è un indice di attendibilità di un sito per un certo argomento, che tiene in gran conto il numero dei link esterni che puntano a quel sito . Google ha basato inizialmente il suo indice basandosi sull’opinione che hanno gli altri webmaster rispetto ad un sito esterno. Se piace a loro, allora deve essere un sito di riferimento, questo il ragionamento . Però il pagerank, sempre semplificando molto, è molto suscettibile alla quantità di siti esistenti per un dato argomento. Se per esempio creo un sito sul gatto sotterraneo albino, unico sito esistente su questa razza perchè me la sono appena inventata, e vengo linkato dai siti che trattano di animali, il mio pagerank sale subito ad un buon livello. Perchè il valore di pagerank trasmesso da tutti i siti di animali non si polverizza tra tanti siti, ma viene indirizzato tutto ad un unico sito. Poniamo il caso che il sito del gatto sotterraneo valga un bel PR 4 . Molti si fermano a questo dato e pagano profumatamente un link dal sito. Invece comprare da questo sito link che puntano ad esempio ad un rivenditore di marmitte non serve a nulla. Se il nostro intento è di catturare gli utenti non riceveremo mai visite da quel sito. Se su google cerco informazioni sul gatto e capito su gattosotterraneoalbino.it, da li è improbabile se non impossibile che poi mi venga voglia di informarmi sulle marmitte. Il link passa inosservato e non veicolerà mai visite. Google si comporterà quasi allo stesso modo di un utente umano. Non trovando correlazione tra i due argomenti, non incrementerà il valore di PR e non migliorerà la SERP del sito di marmitte linkato da un sito sugli animali. Anzi un link del genere sarà ritenuto perlomeno insolito, se non individuato come link spam, e porterà alla penalizzazione di entrambi i siti. Se invece il link al sito di marmitte viene messo su un sito di auto e motori, con PR 0 o 1, apparirà del tutto naturale e centrato nell’argomento. Ed è possibile che un navigante interessato alla nuova Renault Clio clicchi sull’annuncio di marmitte catalitiche scontate. E

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PageRank alto non significa primo nella lista

Spesso per la valutazione dei siti a cui richiedere un backlink si da una eccessiva importanza al PageRank di Google. Il PageRank è un valore numerico che Google attribuisce ad ognuna delle pagine web conosciute dal motore di ricerca. Il PageRank è un algoritmo di analisi che assegna un peso numerico ad ogni elemento di un collegamento ipertestuale d’un insieme di documenti, come ad esempio il World Wide Web, con lo scopo di quantificare la quantificando la sua importanza relativa all’interno della serie. Ma questo non significa che il collegamento che ha il pagerank più alto è il primo che viene presentato da google nella sua ricerca. Il PR è solo uno dei tanti parametri presi in considerazione da Google per decidere la posizione di una pagina. Per tale ragione un valore di PageRank alto non corrisponde necessariamente ad una posizione migliore rispetto ad una pagina con PageRank più basso. Chiunque può provare facendo una ricerca su google e poi misurando il PageRank dei risultati in prima posizione. Ad oggi, ad esempio, per la chiave di ricerca  viaggio su google.it ottengo i seguenti risultati nelle prime 5 posizioni (esclusi i risultati pubblicitari di google ovviamente): http://it.wikipedia.org/wiki/Viaggio   PR 5/10 http://it.wikiquote.org/wiki/Viaggio  PR 4/10 http://www.expedia.it/ PR 5/10 http://www.educational.rai.it/lemma/testi/viaggiare/viaggio.htm PR 2/10 http://www.tripadvisor.it/Inspiration PR 6/10 Come si vede il primo risultato della ricerca non è quello con il valore di Pagerank più alto. Addirittura il sito della RAI supera il famosissimo tripadvisor con un semplice PR2 contro un PR6. Rai Educational è posizionato meglio di Tripadvisor per la key ‘viaggio’ .   Expedia, agenzia di viaggi online, viene nella ricerca dopo la spiegazione del lemma di wikiquote, pur avendo un PR maggiore. Queste sono le prime posizioni, scendendo nella classifica si vedrà che il balletto dei PR è ancora più evidente. Per essere primi nella lista quindi non conta il PR, ma la rilevanza che assume la chiave di ricerca rispetto alla trattazione dell’argomento sul sito di destinazione. Provando con la chiave CLIO ovviamente la prima scelta di google è il sito ufficiale della Renault, ma la casa francese non ha avuto bisogno di un alto PR per essere in cima alla lista (ha un PageRank  3/10), ma è riconosciuto come il sito che

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I link non sono tutti uguali

I motori di ricerca, attraverso i loro spider (o robot), leggono il contenuto di tutte le pagine web catalogando il contenuto e percorrono i link ipertestuali che incontrano nel loro cammino. I motori di ricerca determinano la reputazione di un sito conteggiando il numero di link da siti esterni, ma anche pesando la loro importanza . Non basta avere tanti link che puntano al proprio sito, ma devono essere anche link che hanno una buona reputazione. Se paragoniamo i consigli di un sito web ad una relazione sociale, se cerco un idraulico potrei chiederlo a qualcuno che lavora nel ramo ristrutturazioni e sceglierò l’idraulico secondo la fiducia che ho nella persona che me lo consiglia. Perciò i link che puntano al nostro sito devono essere di qualità, e quindi avere queste caratteristiche: 1. molteplicità delle fonti 3 link da uno stesso sito valgono meno di 3 link da 3 siti diversi.  Se un sito è ‘consigliato’ da più fonti è più benvisto di un sito consigliato ripetutamente da poche fonti.  Me lo hai detto una volta, perchè continui a ripetermelo ? 2. competenza delle fonti Se il motore di ricerca riconosce che sono esperto in manutenzione edile o vendita di rubinetteria, darà un peso maggiore al mio link verso un idraulico rispetto a chi normalmente scrive di fiori e piante. 3. Anchor text descrittivo Il link è legato al testo che lo veicola.  Link legati a descrizione generiche (clicca qui, visita questo sito) possono portare visite da parte dei naviganti, ma non hanno senso per i motori di ricerca. Continuando nel nostro esempio il link per il sito di un idraulico deve essere legato ad un anchor text del tipo ‘idraulico a Roma’  oppure ‘impianti termoidraulici’. 4. potere traslativo dei Link  Specialmente per Google, ogni volta che un sito linka una pagina, automaticamente passa a quest’ultima parte del suo PageRank, delal sua reputazione (effetto noto con il termine “link juice”).  I link devono quindi provenire da pagine con PR elevato o che siano riconosciuti come fonti importanti nel loro settore. Un link che parte da una Home Page, solitamente la pagina con PR più elevato di ogni sito, però potrebbe

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